Commentario abbreviato:2Cronache 29:3220 Versetti 20-36 Appena Ezechia seppe che il tempio era pronto, non perse tempo. Bisognava espiare i peccati dell'ultimo regno. Non era sufficiente lamentarsi e rinunciare a quei peccati; essi portarono un'offerta per il peccato. Il nostro pentimento e la nostra riforma non otterranno il perdono se non in Cristo e per mezzo di Cristo, che è stato fatto peccato, cioè un'offerta di peccato per noi. Mentre le offerte erano sull'altare, i leviti cantavano. Il dolore per il peccato non deve impedirci di lodare Dio. Il re e la comunità diedero il loro consenso a tutto ciò che era stato fatto. Non è sufficiente essere nel luogo in cui si adora Dio, se noi stessi non adoriamo con il cuore. Dobbiamo offrire i nostri sacrifici spirituali di lode e di ringraziamento, e dedicare noi stessi e tutto ciò che abbiamo, come sacrifici graditi al Padre solo attraverso il Redentore. Riferimenti incrociati:2Cronache 29:32Dimensione testo: |